martedì 13 marzo 2012

LONDON DAY 2






Mattina, le 8:00.
Quella strana sensazione che ti coglie appena sveglia, quando ti rendi conto di non essere nel tuo letto e di avere un'intera giornata da passare nella tua città preferita con la tua migliore amica.
Wow.
Sei a Londra, davvero. E l'unica cosa di cui senti il bisogno immediato è una caraffa di caffè.
Le gambe e i piedi doloranti per i chilometri macinati il giorno prima, ma non importa.
Uno starbucks non lo trovi mai quando ne hai bisogno e così senza rendertene conto da Bayswater arrivi in Oxford Street, ti confondi tra la folla, fai un giro da Selfridge e sei piena di felicità.

Mari.



Buon giorno luoghi comuni! È da qui che è iniziata al seconda giornata.
No non sono matta, non sto dicendo che Londra è un luogo comune, sto parlando di quelli figurati. Si, perché è con la ricerca di uno Sturbucks che è partita la mattina. E se ne cerchi uno, profondamente convinta di averlo visto sulla stessa strada che ora stai percorrendo a piedi e che il giorno prima hai fatto in autobus, fidati, quello non ci sarà. 
Ma la strada ti lascia vagare, probabilmente perché è da un’altra parte che devi arrivare; dove ti aspetta qualche cosa, che tu non sai, ma che devi vedere. È così che siamo arrivate a piedi fino a Piccadilly e uscendo dalla porta con il tipico bollino verde scuro, in mano un enorme bicchierone, ci siamo trovate davanti …



Ipnotizzate dagli sbrilluccichi abbiamo deciso di rimandare per un attimo Westminster e il Big Ben. Scarpe: tipico debole femminile.
Il tempo però è stato nostro alleato. Ci credo sul serio, questa giornata doveva essere così; gli stessi inghippi, gli stessi passi. Una metropolitana dopo, un’altra strada, e non saremmo arrivate davanti a Buckingham Palace in quell’esatto momento. Certo, ce n’era di gente per un comune cambio della guardia. Quanta polizia poi. Transennato ovunque. Sguardi perplessi. Poi una bentley viola. Flash. I poliziotti si muovono, seguono la macchina. Dal finestrino dell’auto melanzana un gesto visto parecchie volte sugli schermi: il saluto della regina.  Sorpresa di sua maestà, regalo per due viaggiatrici. 

Fede.


















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